Ciò che ho imparato quando osservo le persone camminare è che poche indossano la calzatura
giusta per il proprio piede, sia di numero che di modello. La moda non ci aiuta, a scegliere ciò che fa per noi, dovrebbero mettere un libretto per le istruzioni, per chi può o non può portare cosa.
Purtroppo sbagliare calzatura non adatta al nostro piede può comportare:
dolori alle gambe;
rigonfiamenti alle caviglie;
infiammazioni alla colonna vertebrale;
problemi di postura;
problemi di appoggio.
Problematiche che possono aumentare, indossandole per buona parte della giornata.
Le scarpe inadatte espongono le nostre caviglie al rischio di distorsione, a lesioni più importanti o alla fascite plantare, per esempio, che è un’infiammazione al legamento che unisce tallone e piede.
Questo legamento origina dal calcagno e si inserisce nella parte anteriore vicino alle dita dei piedi.
Moltissime sono le probabilità di sviluppare un alluce valgo e la sovrapposizione delle dita con
scarpe strette e a punta, sono significativamente maggiori nelle persone con iperpronazione del piede.
Le scarpe non adatte, costringono l’alluce in una posizione non naturale e non assecondano la
corretta pronazione del piede. Una spiegazione semplice della pronazione eccessiva del piede, consiste nella
discesa della pianta del piede verso il basso e la rotazione verso l’interno, quindi il peso non è distribuito come
dovrebbe. La iperpronazione colpisce sia i corridori ma anche le persone sedentarie. Alla fine del ciclo del passo,
la parte anteriore del piede spinge verso l’alto utilizzando soprattutto l’alluce e il secondo dito.
Tra le cause del piede pronato ci sono:
Rotazione interna della tibia,
Rotazione interna del femore,
Scarsa contrazione dei muscoli del polpaccio durante il cammino.
Flessione dorsale del piede ridotta,
Retrazione o accorciamento dei muscoli del polpaccio (la flessione dorsale del piede è ridotta).
Oggi molte persone usano uno stile di corsa “naturale” in cui prima di appoggiare il tallone,
appoggiano Il medio piede (parte centrale del piede) o l’avampiede (parte anteriore).
Questa può essere una causa.
Bisogna sapere che ci sono muscoli plantari, sono classificati in estrinseci che originano nella gamba e gli intrinseci che originano e terminano nel piede. I muscoli plantari intrinseci che hanno un ruolo cruciale nel supporto della volta plantare, stabilizzano il piede e aumentano la flessibilità per l’assorbimento degli urti (i nostri ammortizzatori). I muscoli estrinseci aiutano a stabilizzare l’articolazione medio-tarsale, tra le ossa posteriori del piede e quelle centrali, i quali sostengono in modo dinamico la parte interna della volta plantare durante la fase di appoggio.
Quindi dobbiamo agire su questi muscoli, per correggere il piede pronato.
Nella pronazione normale la parte esterna del tallone è la prima a prendere il contatto con il terreno mentre si cammina. Il piede ruota leggermente verso l’interno, arriva al completo
contatto con il suolo e può sostenere il peso del corpo senza alcun problema sia dastatico sia alla fine del ciclo del passo, si spinge uniformemente con tutta la parte anteriore del piede.
La supinazione della caviglia, invece, si verifica quando il piede rotola verso l’esterno durante il
passo, è una situazione abbastanza rara.
Una leggera supinazione è normale durante il movimento o quando si cammina. Tuttavia, quando questo tipo di movimento diventa eccessivo, si possono avvertire forti dolori, nonché stiramenti ai tessuti dei piedi.
I sintomi più comuni della supinazione sono:
Il dolore lungo la volta plantare,
Il dolore al tallone.
In alcuni casi, la supinazione può causare anche mal di schiena e dolore al ginocchio.
Quindi bisogna valutare bene la gravità della supinazione prima di stabilire la causa del disturbo.
Nei corridori il dolore si può sentire:
Al tallone e lungo la fascia plantare, soprattutto al mattino appena svegli,
Sul tendine del muscolo tibiale posteriore (intorno al malleolo interno),
Sulla parte anteriore e inferiore della tibia ,
Nella fase finale della spinta del piede, si sente sul polpaccio e sul tendine d’Achille,
Sotto alle teste dei metatarsi (prima delle dita del piede), in particolare la 2° e la 3°.
Quando un piede neutro prona durante le passeggiate o la corsa, la parte inferiore della gamba, del ginocchio e della coscia ruotano internamente.
Quando un atleta con un piede iperpronato corre, questo movimento di rotazione e diventa più
marcato e lo stress in eccesso sulla superficie interna del piede può causare lesioni e dolore al
piede e alla caviglia. Invece le forze in rotazione ripetute che si scaricano sulla tibia, ginocchio, coscia e bacino provocano anche uno sforzo supplementare su muscoli, tendini e legamenti della parte inferiore della gamba.
Per quanto riguarda il piede cosidetto “Piatto” è una conformazione caratterizzata
dall’appiattimento della volta plantare e dalla valgo-pronazione del calcagno. I piedi piatti possono contribuire all’insorgere di problemi alle caviglie e alle ginocchia contribuendo all’alterazione dell’allineamento delle gambe, compensando delle problematiche che vengono da altre parti dell’arto inferiore, come caviglia, ginocchio, anca, bacino.
I podisti e non solo con iperpronazione possono migliorare i sintomi con esercizi mirati a piedi nudi, un plantare o una soletta ortopedica. Si consiglia degli esercizi per la rieducazione al passo per il piede pronato ed eventualmente dei trattamenti di osteopatia o terapia manuale per sbloccare le articolazioni e ridurre la tensione sui muscoli e sul tessuto connettivo che possono alterare il funzionamento del piede.
Quindi, in conclusione, cosa fare, quale scarpa acquistare?
La risposta è molto soggettiva e su misura per ognuno di noi, ma la cosa più importante per vivere bene il nostro piede, non si dovrebbe calzare alcuna scarpa. Il criterio di scelta di una scarpa deve essere uno solo, corrispondere al nostro piede soprattutto come numero e modello giusto. Sembra una sciocchezza, ma è proprio così.
Quando decidiamo di andare a comprare un paio di scarpe, facciamolo nel pomeriggio, perché
mentre di mattina il piede è più ridotto di volume per il riposo della notte, alla sera è più voluminoso per il gonfiore e la stanchezza della giornata.
Ho preferito dare alcune spiegazioni perché quando si ha dolori ai piedi delle volte inspiegabili o che ci diamo delle giustificazioni anche dovute all’età o alla predisposizione, optate per un tagliando posturale.
Bisogna allenare oltre al fisico, la mente a spingersi verso una soluzione, anche se lunga a risolversi, ma duratura. Molte persone non vogliono aspettare i risultati ma hanno bisogno di una soluzione immediata, perché è quella che la mente accetta che FUNZIONA. Invece la soluzione a lungo termine, potrebbe essere una fregatura, perché c’è l’incognito, l’attesa del risultato, ma non è così.
Dai vari studi e da esperienze, la soluzione c’è, ritornare alle nostre origini camminare a piedi scalzi aiuta a sorridere e stare meglio.
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